Significato
Dopo "Napule è", Pino scrive ancora un'altra canzone per la sua città natale, Napoli che qui definisce "un angelo vero".
E come nella prima canzone, anche qui il cantautore esprime un odio/amore verso questa città, che promette di migliorare ma non ci riesce, fatta di voci maligne e iconografia ("città che non mantiene mai le sue promesse, città fatta di inciuci e di fotografia..") e in cui la gente vive ancora in mezzo alla paura della criminalità ("seduto in mezzo al panico nasconde una pistola Gennaro è in fondo al vicolo vive con un nodo in gola").
Ma è anche la città di tanti miti come Maradona e Sofia Loren, di una bellezza che si può ammirare tutta dalla certosa di San Martino al Vomero ("da San Martino vedi tutta quanta la città...").
E in fondo è la città di Pino, la sua città, che è sempre divisa "tra l'inferno e il cielo..."
TESTO Un Angelo Vero
Seduto in mezzo al traffico
ho visto un angelo vero
volava sopra il Vomero
e il cielo era sereno
Da San Martino vedi tutta quanta la città
col mondo in tasca e senza dirsi una parola
io ti ricordo ancora
Con gli occhi in mezzo al panico
nasconde una pistola
Gennaro è in fondo al vicolo
vive con un nodo in gola
Città che non mantiene mai le sue promesse
città fatta di inciuci e di fotografia
di Maradona e di Sofia
Ma è la mia città
tra l'inferno e il cielo
dimmi se sei tu
quell'angelo vero
non andare via, via
E' il tempo della musica
ti aspetto giù al portone
ma il lunedì di Pasqua
al porto c'è sempre confusione
La scuola non mantiene
mai le sue promesse
ed io mi perdo ancora
fra le mie pazzie
e le tue bugie
Ma è la mia città
tra l'inferno e il cielo
dimmi se sei tu
quell'angelo vero
non andare via, via