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Pino Daniele, Palapartenope gremito, De Laurentiis in prima fila, canzoni ed emozioni (Articolo da www.napoli.repubblica.it)

Non c'è un posto libero al Palapartenope. Dalle 19, entrano nel teatro tenda di via Barbagallo fan di tutte le età, bambini e adulti. Attendono che il sipario si alzi sul concerto per Pino Daniele "Je sto vicino a te", organizzato dal Comune, con la direzione artistica di Nello Daniele, suo fratello.

 

Tutti ingannano l'attesa intonando canzoni del "Lazzaro felice". La fila all'ingresso procede ordinata, anche se qualcuno, senza biglietto, prova a scavalcare le transenne ed è immediatamente fermat nel frattempo, tutta l'arena risuona di applausi e cori. "Siamo arrivati apposta da Caserta per assistere al concerto - dice una coppia di ragazzi con la propria bimba, seduti alla fila 24- Siamo cresciuti con le canzoni di Pino e non potevamo mancare a questo appuntamento".

Alle 21.30 arrivano anche il sindaco de Magistris e l'assessore comunale alla Cultura Nino Daniele. Ma tutta la platea acclama un fan speciale, il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, seduto in prima fila, cinto da due bodyguard. Attesi sul palco, tra gli altri , Eugenio Bennato, Francesco Baccini, Teresa De Sio, Pietra Montecorvino, Gianni Guarracini, Tony Cercola e gli scrittori Maurizio De Giovanni e Peppe Lanzetta.

Il concerto inizia alle 21.40. Nello Daniele entra in scena con Guarracino (alla chitarra) e Cercola (alle percussioni) cantando "Je sto vicino a te" e Mareluna. La platea dei tremila s'infiamma.

"Sto vivendo una giornata che mi lascia senza parole - dice al microfono Nello- prima il flash mob stamattina, poi questo concerto. Ringrazio il Comune e, soprattutto, Napoli che, come sempre, ha abbracciato Pino col solito grande affetto".

Dopo una manciata di secondi, sale sul palco anche Peppe Lanzetta, vecchio amico di Pino, nonché ex compagno di scuola. "Ho messo un vestito elegante per l'occasione - dice, rivolto al pubblico - insomma, oggi è il compleanno di Pino e siamo qui a festeggiarlo!". Non si scompone tra gli applausi Lanzetta (appena tornato da Londra, dove ha partecipato alle riprese del prossimo film di 007, "Spectre"), anzi, attende che le luci si facciano più soffuse, per leggere un suo piccolo scritto, "buttato di getto stanotte alle tre", dedicato al musicista amico di una vita.

"Tieni sessant'anni e ancora staje pazziann' con le corde di una chitarra - inizia Lanzetta - Forse sapiv' ca te ne jev ambressa, ossaje come fa 'o core". Il testo è un bel medley recitato dei suoi più brani più amati. Dopo Lanzetta tocca a Baccini. "Sono l'unico straniero qui stasera -scherza il cantautore genovese dal palco - sono onorato di essere qui. Pino ormai si respira nell'aria, si canta ovunque, come Fabrizio De Andrè".

Baccini canta, per la prima volta, un brano scritto per Pino, che sarà nella tracklist del suo prossimo album. "Nell'aria c'è un uomo in blues, Gesù Gesù - intona al piano - Con Massimo cantate, tu ossaje come fa 'o core".

Il suo secondo brano scatena un'ovazione: dalla chitarra di Guarracino partono le note di "Quando". La staffetta di artisti prosegue con Eugenio Bennato, in scaletta con "Lazzari felici". Lo stage accoglie anche Petra Montecorvino, che si unisce alla band con "Anna verrà", "Bella 'mbriana" e "Voglio 'o mare". È la volta, poi, di Maurizio De Giovanni. Sale sul palco. Saluta e rivolge il suo discorso direttamente al "festeggiato". "Pino - dice - tu lo sai che questa città è cava, come una cassa armonica e i suoi vicoli salgono su paralleli, come le corde di una chitarra. Sei stato il primo a capire come i suoni di Napoli stessero cambiando, facendoli tuoi".

"Ora vorrei farti gli auguri -prosegue - non solo per il tuo compleanno, ma come papà: il papà di tante emozioni che, grazie a te, ci accompagnano da anni". Applausi. "Poche persone entrano così saldamente nel cuore di questa città, Pino -conclude De Giovanni- C'è riuscito un ragazzo argentino qualche anno fa, e ora tocca a te. Il colore azzurro come il mare di Napoli, caro Pino, tu lo sai, te lo porterai sempre con te".

L'atmosfera inizia a scaldarsi, il pubblico balla sul posto quando Nello torna in scena assieme alla band per "Yes I know my way", "Donna Cuncè" e "Je so' pazzo". Il ritmo si fa via via più solenne: qualcuno si asciuga le prime lacrime mentre Teresa De Sio si esibisce con "Quanno chiove" (accompagnata da Guarracino), lo stesso brano, dallo stesso palco che, proprio un anno fa, cantò in concerto assieme a Pino.

Da un'ovazione all'altra, tutto il Palapartenope si alza in piedi quando arriva il momento di Enzo Avitabile. La sua voce richiama echi di vecchi tempi. "Molti anni fa -dice - in una grotta nell'area delle Fontanelle alla Sanità nasceva questo gruppo, i "Batracomiomachia" (composto dal quintetto Daniele-Avitabile-Ciervo-Raffone-Zurzolo, ndr). Era un omaggio a Leopardi, morto lì vicino, a Santa Teresa degli Scalzi, ma, a noi, questo nome sapeva più di alchimia. Avevamo una vera e propria volontà di recuperare certe sonorità, iniziando dalla scala armonica napoletana".

"E Pino -prosegue - scrisse questa canzone, una sorta di sguardo al passato che ammicca al futuro, un po' come fa da sempre la nostra città". Il pubblico trattiene il fiato mentre iniziano le prime note di "Terra mia". La performance di Avitabile include anche "È ancora tiempo" e "E sona mo'",con tutta la band. Sono le 23.10: c'è ancora un attimo per un ultimo omaggio a Pino.

"Abbiamo iniziato con "Je sto vicino a te" - rari da Nello -, una perla che mio fratello scrisse più di 35 anni fa, ora ve la riproponiamo in chiave acustica". Ultime battute e note: sul palco tornano tutti i musicisti ed interpreti di questalunga serata. Sale anche il giornalista Federico Vacalbre, tra gli organizzatori della serata. Per tutto il teatro riecheggia un unico coro: Enzo Avitabile, Eugenio Bennato, Francesco Baccini, Tony Cercola, Nello Daniele, Teresa De Sio, Gianni Guarracino, Petra Montecorvino, Maurizio De Giovanni e Peppe Lanzetta cantano, assieme a tutta la band, un'ultima volta, "Napul'è", il nuovo inno di una città che non dimenticherà i suoi "Lazzari felici".


PAOLO DE LUCA

 

Ultimo aggiornamento dell'articolo: Venerdì, 20 Marzo 2015 18:44